Avete presente quando state sistemando casa, quando vi trovate a spolverare gli scaffali della libreria... e all'improvviso vi ritrovate davanti a un libro che non vedevate da un po' di tempo?? Un libro che magari ha segnato per voi un momento speciale della vostra vita, che in qualche modo ha cambiato un pezzetto della vostra esistenza?? 
Beh, a noi, a me è successo proprio così oggi... Ho ritrovato un volume che credevo prestato, se non perso!! Si chiama "La danza della realtà", di Alejandro Jodorowsky... Un autore che definire controverso è poco! Scrittore, regista, attore, performer, veggente, psicomago, ciarlatano... Sicuramente un vero istrione, ma anche un uomo dalla vita pienissima.
Durante la mia gravidanza non ho letto molti libri,"La danza della realtà" però è stato tra i pochi testi che hanno segnato il tempo della gestazione di nostra figlia. Parla di psicologia, di magia, di inconscio e reconditi traumi infantili... Con una prosa molto suggestiva. Voglio citarvi qualche riga, è sul concepimento dell'essere umano, sulla nascita di una nuova vita, sull'essere che sarà, con i suoi diritti imprescindibili...
Buona lettura, e buon week end!
"Innanzitutto, dovresti avere il diritto di venire generato da un  padre e una madre che si amino, durante un atto sessuale coronato dal  reciproco orgasmo, affinchè la tua anima e la tua carne abbiano come  radice il piacere.
Dovresti avere il diritto di non essere  considerato un incidente nè un peso, bensì un individuo atteso e  desiderato con tutta la forza dell'amore, come un frutto che deve dare  un senso alla coppia, trasformandolo in famiglia.
Dovresti avere  il diritto di nascere con il sesso che la natura ti ha dato (è sbagliato  dire: "Aspettavamo un maschietto e invece è nata una femmina" e  viceversa).
Dovresti avere il diritto di essere preso in  considerazione fin dal primo mese della tua gestazione. Sempre, in ogni  momento, la donna gravida dovrebbe accettare di essere due organismi in  via di separazione e non uno solo che si espande [...]
Dovresti  avere diritto ad una profonda collaborazione: la madre deve voler  partorire tanto quanto il bambino o la bambina vogliono nascere. Lo  sforzo sarà reciproco e ben equilibrato.
Dal momento in cui tale  universo ti produce, è un tuo diritto avere un padre protettivo che sia  sempre presente durante la tua crescita. Così come ad una pianta  assetata si da l'acqua, quando manifesti un interesse hai il diritto che  ti venga data la possibilità di realizzarlo, affinchè tu ti possa  sviluppare sulla strada che hai scelto. Non sei venuto qui per  realizzare il progetto personale degli adulti che ti impongono mete che  non sono le tue, la principale felicità che ti offre la vita è  consentirti di arrivare a te stesso. [...]
Sei venuto qui soltanto  per realizzare te stesso, non sei venuto a occupare il posto di un  morto, meriti di avere un nome che non sia quello di un parente  scomparso prima della tua nascita [...] Hai il pieno diritto di non  venire paragonato a nessuno, nessun fratello nessuna sorella vale più o  meno di te, l'amore esiste quando si riconoscono le differenze  fondamentali.
Dovresti avere il diritto di venire escluso da ogni  litigio familiare, di non venir preso come testimone nelle discussioni,  di non essere il ricettacolo dei problemi economici degli adulti, di  crescere in un ambiente pervaso di fiducia e sicurezza.
Dovresti  avere il diritto di venire educato da un padre e una madre che la  pensano allo stesso modo, avendo appianato le loro divergenze  nell'intimità. Se divorziassero, dovresti avere il diritto di non essere  costretto a guardare gli uomini con gli occhi risentiti di una madre nè  le donne con gli occhi risentiti di un padre.
Doversti avere il diritto di non venire sradicato dal luogo in cu hai i tuoi amici, la tua scuola, i tuoi professori prediletti.
Dovresti  avere il diritto di non venire criticato se scegli una strada che non  rientra nei piani di chi ti ha generato; il diritto di amare chi  desideri senza avere bisogno di un'approvazione; e quando ti sentirai  capace di farlo, dovresti avere il diritto di lasciare il nido e andare a  vivere la tua vita; di superare i tuoi genitori, di andare più avanti  di loro, di realizzare quello che loro non hanno potuto fare, di vivere  più a lungo di loro.
Infine, dovresti avere il diritto di  scegliere il momento della tua morte senza che nessuno ti mantenga in  vita contro la tua volontà."

 
 

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