Quando ho terminato il primo modulo del percorso formativo come consulente alla Scuola del Portare, diversi genitori tra i nostri fan sulla Pagina Facebook ci hanno chiesto con una certa trepidazione se a quel punto saremmo rimasti quelli di sempre, la famiglia alla quale sta a cuore la diffusione del portare, quelli che fanno i video tutorial coi figli e che si spostano di città in città per incontrarsi con altre famiglie che vogliono avvicinarsi al mondo delle fasce. "Ma continuerete a fare le demo?" "E i tutorial, non li farete più?" "Ma ci verrete poi in fascioteca?", e così di seguito... Come se all'improvviso l'essere diventata io consulente ci avrebbe portato irrimediabilmente, me e Bubamara tutta, "dall'altra parte", segnando un sicuro distacco dalle mamme e dai papà "normali", dai quali provenivamo!
Sarò sincera, me l'aspettavo... Ero preparata anche a ricevere delle reazioni di questo tipo assieme ai complimenti e agli auguri! Perchè? Per un motivo molto semplice, che ho potuto constatare di persona in maniera abbastanza frequente girando qua e là per la rete... Laddove mi sia capitato di leggere delle consulenti, l'atteggiamento che ho colto più o meno tra le righe è stato di diffidenza e talvolta quasi di avversione nei riguardi di queste figure professionali. La spiegazione di ciò? Perchè, detto in soldoni, le consulenti insegnano ai genitori il portare, e lo fanno dietro compenso... Per la loro prestazione lavorativa esercitano il diritto di chiedere una retribuzione, non dovrebbe esserci nulla di strano dopotutto... Eppure non sempre è così: "Ma come?? Portare in fascia, una cosa antica quanto l'uomo, una cosa così naturale... Ed io dovrei pagare per imparare??". D'altra parte, la crescente diffusione di fascioteche e associazioni di mamme che promuovono il portare, in maniera gratuita o quasi (di solito con il versamento di una piccola quota per l'iscrizione o per il noleggio/prestito dei supporti) darebbe apparentemente credito a questo pensiero del genitore-tipo: perchè pagare per imparare qualcosa che invece posso apprendere pressapoco gratis, che si fonda su basi antiche, naturali, e che dovrebbe pertanto essere trasmesso auspicabilmente in maniera gratuita? (come fanno da secoli le donne in Africa, per intenderci)
Premesso che, sfortunatamente, nella nostra società industrializzata e post moderna abbiamo da tempo perso familiarità con comportamenti "naturali" come partorire naturalmente, allattare al seno o appunto portare in fascia, e premesso che dobbiamo un attimo ri-apprendere queste pratiche (per quanto, ad esempio, allattare sia qualcosa che poggi su basi istintive, non è istintivo allattare bene: ragadi, ingorghi etc, quante sofferenze avremmo potuto risparmiarci se avessimo visto tutte le nostre mamme, zie, amiche allattare??), abbiamo a questo punto più strade per poterlo fare... Forse, essenzialmente due: 1) fare da noi, leggendo, documentandoci, navigando su internet, guardando video (purtroppo non sempre tutti buoni) preferibilmente confrontandoci anche con altre mamme magari più esperte di noi, oppure, 2) affidarci, specie in caso di difficoltà sopraggiunte, a delle figure professionali formate specificatamente su questi temi, come le consulenti IBCLC per l'allattamento o le consulenti del portare per il babywearing.
Negli ultimi tempi tra queste due strade sembra come essersi formato metaforicamente un fossato molto profondo, una frattura netta che rende le parti incomunicabili tra loro: se sei pro- fascioteca/mamma esperta non puoi appoggiare la figura della consulente e delle Scuole (pagare per imparare a usare la fascia? Roba da radical-chic!), se invece fai parte del secondo schieramento (!) probabilmente guarderai alle prime con sufficienza e talora con commiserazione (fascioteche e mamme improvvisate consulenti che diffondono un "cattivo portare")... Il tutto con toni ed entusiasmi che facilmente si accendono, e lasciando il genitore neofita della fascia nello smarrimento più totale: che strada prendere? Dove rivolgersi?
Negli ultimi tempi tra queste due strade sembra come essersi formato metaforicamente un fossato molto profondo, una frattura netta che rende le parti incomunicabili tra loro: se sei pro- fascioteca/mamma esperta non puoi appoggiare la figura della consulente e delle Scuole (pagare per imparare a usare la fascia? Roba da radical-chic!), se invece fai parte del secondo schieramento (!) probabilmente guarderai alle prime con sufficienza e talora con commiserazione (fascioteche e mamme improvvisate consulenti che diffondono un "cattivo portare")... Il tutto con toni ed entusiasmi che facilmente si accendono, e lasciando il genitore neofita della fascia nello smarrimento più totale: che strada prendere? Dove rivolgersi?
Incontro con le mamme da Latte & Coccole, Roma |
Non si tratta di stabilire quale sia la strada migliore secondo noi, perchè nella nostra opinione entrambi gli approcci sono rispettabili, crediamo che la scelta sia squisitamente personale, magari perchè condizionata da una serie di fattori tra cui anche la disponibilità economica, è vero. E' importante però a nostro avviso chiarire che si tratta anche di competenze diverse: la mamma che riceve aiuto e supporto da altre mamme esperte, nelle fascioteche, nelle associazioni di vario tipo, ha delle competenze legate strettamente alla propria personale esperienza del portare. Spesso ha letto libri, articoli, ha visto video tutorial, ha portato molto i propri figli, il sapere che trasmetterà però sarà sempre connesso con il suo essere stato mamma-koala... Sapere umanamente ricco e prezioso, ma pur sempre legato ad un'esperienza personale. La consulente del portare possiede un altro tipo di competenze, non necessariamente legate ad un'esperienza di maternità vissuta in prima persona: oltre ad aver appreso varie tecniche di legatura, e ad aver imparato COME trasmetterle, ha studiato anche elementi di fisiologia, psicologia del bambino e della mamma, e di comunicazione. Non insegna solo come indossare la fascia porta bebè, ma cerca di facilitare anche la relazione madre-bebè attraverso la fascia.
Diventa a questo punto del tutto inutile e controproducente (nell'interesse stesso della diffusione del portare) schierarsi per l'una o l'altra posizione: c'è spazio per tutti nel colorato mondo del babywearing, l'importante è capire e distinguere bene competenze e peculiarità dell'una e dell'altra strada, informando adeguatamente. Spetterà poi ad ogni coppia di genitori prendere, in maniera consapevole, la decisione che meglio crede in relazione ai propri obiettivi, e anche ai propri mezzi, alle proprie possibilità.
Diventa a questo punto del tutto inutile e controproducente (nell'interesse stesso della diffusione del portare) schierarsi per l'una o l'altra posizione: c'è spazio per tutti nel colorato mondo del babywearing, l'importante è capire e distinguere bene competenze e peculiarità dell'una e dell'altra strada, informando adeguatamente. Spetterà poi ad ogni coppia di genitori prendere, in maniera consapevole, la decisione che meglio crede in relazione ai propri obiettivi, e anche ai propri mezzi, alle proprie possibilità.
E veniamo al dunque: come ci collochiamo noi di Bubamara oggi, dopo aver imboccato il sentiero dell'approfondimento formativo? Dove siamo, dove stiamo andando rispetto al nostro "punto di partenza"? Possiamo dirci ancora la famiglia che lavora per una diffusione "pop" del portare, quelli dei tutorial e degli incontri? Abbiamo riflettuto molto, specie sul nostro passato, è ben chiaro ai nostri occhi da dove veniamo, e cioè da un'esperienza molto sentita di portage che abbiamo voluto condividere intensamente, nell'ottica di una sensibilizzazione capillare verso la fascia: blog, video, incontri, il nostro obiettivo è stato ed è oggi più che mai DIFFONDERE il portare! Il percorso intrapreso alla Scuola del Portare ci sta arricchendo di competenze diverse, ci ha aperto nuovi orizzonti in termini non solo di saperi, ma anche di collaborazioni, sinergie, a partire proprio dalla Scuola. La sfida che ci siamo posti, se così si può dire, è dimostrare che l'esperienza di mamma e papà che hanno scelto il babywearing non è incompatibile con una visione meno empirica e meno pragmatica (e più generale), tipica della Scuola!
Il nostro sogno è lo stesso degli inizi, e se possibile è ancora più forte, più caparbio: rendere il portare qualcosa di realmente e concretamente accessibile, per tutti! Un portare democratico come ci è sempre piaciuto dire, ma anche un portare buono, sicuro e comodo. Per giungervi, cercheremo di agire dal virtuale al reale, e ritorno: per il virtuale, rifaremo e gireremo dei video tutorial nuovi, in collaborazione con la Scuola, alcuni anche sulla fascia lunga "rigida" (che a breve sarà disponibile anche nel nostro shop). Ci siamo resi conto, con le nuove conoscenze acquisite, che alcuni video erano sicuramente da migliorare, alcuni invece li abbiamo eliminati (ad esempio mei tai sul fianco e fascia ad anelli posizione culla). Ospiteremo poi sul nostro sito una sezione permanente dedicata all'elenco delle consulenti in tutta Italia, in modo da poter essere facilmente consultabili da chi passa di qui ;) Per il "reale": agli incontri che continueremo a tenere in giro per fascioteche e associazioni (incontri che ci auguriamo di poter fare sempre di più!) inviteremo le consulenti di zona, che potranno così presentarsi di persona ai genitori che intervengono. Contestualmente, stiamo lavorando su alcuni dei nostri porta bebè, migliorandoli in certi aspetti attraverso i feedback costanti della Scuola, con l'intento di renderli più pratici e confortevoli da usare, nel rispetto della fisiologia del bambino e di chi porta.
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