martedì 14 settembre 2010

Perchè portare: qualche motivo pratico

La nascita di un bambino porta sempre, oltre a tanta gioia per tutta la famiglia che lo accoglie, un grande scombussolamento, una vera e propria rivoluzione in casa! E' successo anche a voi? Pannolini da cambiare a ripetizione, poppate che a volte sembrano interminabili , nottate in bianco, ninne-nanne e cullamenti senza fine... I nostri figli, ancora oggi, nascono sfortunatamente senza libretto d'istruzioni, e più che mai nelle prime settimane della convivenza con il nuovo arrivato/a bisogna munirsi di tanta pazienza e dare tempo al tempo...

Ecco quindi che i primi mesi di vita del vostro piccolo passeranno con voi che praticamente vivrete in simbiosi con la carrozzina dove lui riposa (o dovrebbe riposare!!), tendendo l'orecchio al minimo rumore che provenga dalla stanza in cui l'avete lasciato, magari solo per andare un attimo in bagno (anche se siete in possesso delle famigerate "radioline"/ricetrasmittenti-ascolta-bebè che magari qualche amico vi ha regalato, andrete comunque a sbirciare ogni tre minuti che il bimbo stia bene, non si sa mai...), accorrendo trafelati quando lo sentirete  scoppiare a piangere, passando a volte anche ore a consolarlo e a tenerlo in braccio...  E mentre tutto questo magicamente accade, inizierete a vedere i segni dell'incuria e della trascuratezza nella vostra adorata casetta! Polvere, piatti sporchi di due-tre sere nel lavandino, peli del cane che rotolano sotto forma di balle nel corridoio... E voi che vi sentite stanchi, e che alle nove di sera già vorreste essere a letto!

Scherzi a parte, effettivamente è risaputo che all'inizio il rapporto con il bebè è di natura strettamente simbiotica, e ciò vale soprattutto per la madre, che per nove mesi circa è stata il grembo sicuro e accogliente dove il nuovo esserino si è formato ed è cresciuto. Tutto questo è molto bello e poetico, ma a volte vengono quei momenti in cui, diciamoci la verità, proprio non ce la si fa... E si vorrebbe tanto avere un vice, magari con le stesse nostre sembianze, a cui poter delegare almeno qualche cosina, forse proprio i famigerati "mestieri di casa"! Nell'attesa in cui inventino la clonazione-fai-da-te, e non potendoci permettere nell'immediato una collaboratrice domestica o una tata, abbiamo scelto di muoverci imitando le mamy africane, depositarie di tanta saggezza millenaria, e di adottare il babywearing

Anche se a prima vista non si direbbe, "fare i servizi", ovvero i lavori domestici, con addosso un pupetto è una soluzione molto pratica e, credeteci, non più di tanto faticosa! Il trucco sta innanzitutto nella scelta di un portabebè adeguato, che consenta di scaricare il peso del vostro bimbo su tutte e due le spalle e sul tronco (ad esempio, la fascia lunga o il mei tai; un portabebè che si indossi su una sola spalla, come la fascia ad anelli, non sarebbe l'ideale in questo caso), e, seconda cosa, nel sapere effettuare una legatura corretta, che non seghi collo o busto, e che sia comoda e sicura per chi porta e per il bimbo. 

Bisogna poi saper scegliere bene il tipo di faccende domestiche da poter fare... a due! Anche se vi sentirete sicuri di voi e lanciatissimi, di sicuro non sarebbe l'ideale salire sulla scala per pulire sopra gli armadi, così come non sarebbe raccomandabile nè dare la cera ai pavimenti, nè cucinare con il vostro piccolo fasciato! Noi abbiamo fatto un po' di tutto, dai piatti alle lavate a terra, ma in realtà abbiamo portato nostra figlia Alessandra per lo più nel corso di attività non troppo "statiche" (es. stirare e lavare i piatti), questo perchè la nostra bimba si annoia se sta ferma... 

La soluzione di portare la nostra piccola in fascia o in mei tai quando siamo in casa ci ha salvato in non poche circostanze, specialmente agli inizi, quando i bebè, l'abbiamo detto, hanno più bisogno di essere accuditi e tenuti in braccio. Non solo siamo riusciti a tenere a bada la polvere e i peli del cane, ma ci siamo anche "emancipati" dalla carrozzina, siamo riusciti, cioè, a rivivere la casa, stavolta insieme alla nostra bimba, senza rimanere confinati in una stanza a dover sorvegliare il porte-enfant o la culla. Stare al telefono con un'amica mentre vi spostate da una stanza all'altra, affacciarvi al balcone per innaffiare le piante, andare in cantina a prendere quell bottiglia di vino buono che vi eravate riservati per un'occasione speciale... Non avremmo potuto farlo senza quella serenità e quella comodità che ci ha regalato la fascia o il mei tai! Mia madre ancora oggi mi racconta che quando io e mio fratello siamo nati, lei  non usciva nemmeno dalla stanzetta dove si trovava la culla...

Tuttora che la nostra Ale ha 11 mesi, capita sporadicamente che la portiamo in casa mentre rassettiamo e puliamo... Ovviamente molto di meno, è stata proprio lei a non "chiedercelo" più, oramai ha imparato a camminare da sola ed è molto presa dalle scoperte che tutti i giorni fa! Ma può succedere che qualche nuovo dentino che sta spuntando le dia più fastidio del dovuto, o che  per qualche altro motivo si senta "scocciata", e allora sale sulla schiena di mamma o papà e si tranquillizza...
Che dire? Tirando le somme,  in questo primo anno di vita e di babywearing abbiamo attraversato diverse fasi, dalle colichette, ai dentini, alle crisi dell'ottavo mese... Non sarebbe stata la stessa cosa senza la fascia!
Pulizie della domenica in fascia (1 mese)

 Aspirapolvere in mei tai (11 mesi)  

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