sabato 24 gennaio 2015

Quanto vale una Fascioteca?

Una mamma entusiasta del prestito fascia!
Ne abbiamo parlato pochi mesi addietro, fascioteche o "sling libraries", cosa sono?? Trattasi di piccole e medie realtà nate per soddisfare la richiesta di informazioni circa i supporti per portare i bambini, le famose fasce porta bebè, che pian piano stanno acquisendo sempre più visibilità e importanza, per la gioia dei futuri (e presenti!) genitori-canguro del nostro Paese.
Mettetevi comodi, e lasciatevi raccontare perchè siano così importanti le fascioteche, e che valore esse possano avere...
Facciamo un passo indietro: quando d'accordo con mio marito ho deciso di chiudere Bottega Bubamara, quando ho scelto di non impegnarmi più nella produzione delle fasce e dei mei tai, dedicandomi invece a tempo pieno alla consulenza con la Scuola del Portare, ho anche scelto di investire nella costruzione di una fascioteca. Perchè? Perchè nella mia città (ma non solo qui) il portare è ancora sconosciuto ai più, o è mal conosciuto... Nonostante si vedano sempre più genitori in giro che portano i propri figli, purtroppo è anche vero che le informazioni sulla sicurezza di certe posizioni/legature e sulla qualità dei supporti in commercio sono ancora un po' carenti, c'è da lavorarci su insomma! E quindi a poco a poco ho iniziato ad acquistare e scambiare porta bebè, al momento possiedo 40 supporti di diverso tipo che faccio visionare ai genitori che mi contattano, e li riservo anche per il prestito/noleggio, in modo da lasciare la possibilità di sperimentare nel quotidiano, per un periodo di tempo prolungato, pregi ed eventuali difetti dei porta bebè scelti. 

Mettere su una fascioteca, e gestirla, può diventare un vero e proprio lavoro, impegnativo e anche (non affatto ultimo aspetto da considerare!) dispendioso!
Confesso che investo continuamente nell'ampliamento della fascioteca, a volte mi chiedo se sia economicamente sostenibile come scelta professionale! :D Le fasce, i supporti in generale, non costano poco: si parte dai 50 euro circa per salire verso cifre anche a più zeri per fasce costosissime, a tiratura limitata e con filati di pregio... Fasce che finora ho visto solo in fotografia, anche perchè ho preferito acquistare supporti con un buon rapporto qualità/prezzo, che eventualmente i genitori "veri", potessero poi decidere di comprare. 

Una fascioteca, quindi, vale molto, dal punto di vista strettamente economico. Ma c'è un valore molto più alto, non immediatamente stimabile. Un valore decisamente meno venale, e sicuramente più sentimentale... Ve lo racconto attraverso una storia a lieto fine.

A dicembre mi contatta una mamma, è la mamma ritratta nella foto del post, in alto, che chiameremo V. All'epoca dei fatti il suo bimbo aveva circa 10 mesi, e lei voleva più di ogni altra cosa imparare a portarlo in fascia, il suo cucciolo coccolone bisognoso di contatto... Aveva già comprato la fascia lunga, V., ma c'era qualcosa che non andava, non riusciva a tenerlo in maniera comoda, le facevano male le spalle e il bambino non lo sentiva ben sostenuto... Fissiamo un incontro, per una consulenza, vado io da lei (mi perdo, ok, succede ogni volta... E' che non so interpretare il navigatore!). V. mi accoglie felice e fiduciosa, io intanto mi lascio invadere dall'entusiasmo di questa mamma, mi sento carica: "Mostrami la tua fascia, vediamo insieme come metterla" faccio... E lo stupore, genuino, appena me la consegna: ma è una fascia elastica!! Accidenti... Il dolore alle spalle era il minimo con una fascia così! "Come mai hai comprato proprio questa fascia?" le chiedo (acquistata poche settimane prima, con bimbo già pesantino -oltre i famosi 6/7 kg di tenuta massima raccomandata-), al che lei giustamente mi risponde: "Ma sul sito dove l'ho presa c'era scritto che teneva fino a 15 kg... Ho pensato fosse buona!" (leggete qui a proposito qualche consiglio su come scegliere una fascia elastica)

Giustamente, l'avrei pensato anche io. Se V. avesse avuto modo di provare più supporti, di toccarli con mano prima di acquistare, e di essere giudata nella scelta, beh, sicuramente non avrebbe comprato una fascia elastica per suo figlio di 10 mesi. Se V. avesse avuto l'opportunità di visitare una fascioteca PRIMA del suo acquisto, o addirittura di fare una consulenza, non avrebbe scelto un porta bebè che comunemente viene consigliato per i neonati! Ma a quel punto non si poteva tornare indietro... O forse si??

Insieme a V. provammo tante soluzioni per portare il suo piccolino: dal marsupio ergonomico, passando per la fascia ad anelli, per arrivare alla fascia di tessuto, la "rigida"... Perchè ogni mamma, ogni papà, e ogni bimbo, hanno il proprio supporto preferito, in base alle esigenze, ai bisogni. Alla fine di un lungo, denso incontro, V. fu attratta dalla fascia lunga, in particolare da una legatura tra le più amate, la "X fasciata" (Front Wrap Cross Carry -FWCC-), la più comoda per lei, e subito apprezzata dal suo bimbo! Ora bisognava pensare alla nuova, futura fascia da acquistare: magari una bella Hoppediz , come quella provata durante il nostro incontro, leggera, morbidissima, facile da legare. Ma V. stavolta, e ripeterei giustamente, aveva un po' paura di fare un acquisto avventato, era rimasta scottata dall'esperienza precedente: e se il suo bimbo non avesse più voluto farsi portare? E se poi la fascia non era questa cosa così pratica, ma anzi... E se... E via di seguito. 

Ed ecco che viene nuovamente in aiuto la fascioteca: puoi prendere un supporto in prestito, anzi due (il prestito nel mio caso è per due supporti a scelta, per due settimane), da usare tutti i giorni, a casa tua, per uscire, andare a fare la spesa etc., per vedere con quale dei due scatta la scintilla, l'amore per il babywearing! L'investimento è contenuto (un euro al giorno), e consente  di togliere dubbi e incertezze, evitando acquisti avventati. V. scelse proprio la Hoppediz provata insieme a me, una fascia tanto amata, presa da una mamma conosciuta in un gruppo Facebook, Piazzetta Babywearing (la saluto con affetto, ciao Marina!), e un Didytai Didymos

Dopo due settimane V. non aveva dubbi: il mei tai non l'aveva praticamente usato, mentre la fascia era sempre addosso! Anche io ero ormai contentissima, e già ero lì a proporle siti dove poter acquistare quando V. mi fa un'accorata richiesta, alla quale non ero preparata: venderle la Hoppediz Dublin prestata!!  Caspita non me lo aspettavo!! Le fasce della fascioteca servivano per il prestito, chi avrebbe mai pensato di venderne, fosse stato anche solo una?? Per lo più sono una che si affeziona alle cose... Specie alle fasce! (ho ancora conservati tutti i prototipi degli inizi con Bubamara, quelli fatti con le lenzuola di mia suocera, non li butterò mai!). Ma V. era così felice di aver trovato la "sua" fascia, era così raggiante, che veramente non ce la feci a dirle di no... Gliela vendetti, fortunatamente avevo una Hoppediz di riserva, e lei qualche giorno dopo, prima di Natale, mi mandò la foto che vedete in alto.

Il lieto fine di questa storia per me è stato quasi illuminante. Sapevo già che nella vita esistono cose che non sono monetizzabili, convertibili in danaro, ma succede che improvvisamente un episodio accaduto ad una mamma come te, con sogni e apprensioni proprio come te (e come ogni mamma forse!), te lo faccia capire più che mai, una volta per tutte. Capisci che il lavoro che fai ti sta rendendo ricca (a dispetto dei soldi che stai spendendo in fasce e marsupi!), che stai aiutando altri genitori come te e tuo marito quasi ad entrare in una dimensione privilegiata, di connessione con i loro bimbi. Per me, la fascioteca e il lavoro da consulente che c'è dietro, hanno un valore inestimabile: come il sorriso di V. orgogliosa di avercela fatta, come i papà che provano la sensazione del pancione quando indossano il proprio cucciolo la prima volta, come le nanne serene cui i bimbi sereni soccombono in fascia, sazi di coccole e di latte. E sono semplicemente felice.

Buon portare, e tante coccole ai vostri cuccioli!


V. e i suoi piccoli (featuring Hoppediz Dublin)



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