giovedì 19 marzo 2020

Il primo passo

Fa un certo effetto tornare a scrivere su queste pagine... Bentrovati cari vecchi amici, benvenuti nuovi lettori! Questo blog, che era nato come un posto dove condividere, nel "lontano" 2010, la "novità" del babywearing, è stato più volte nel corso degli anni, sul punto di essere chiuso per sempre. Ma, come vedete, alla fine non ho avuto il coraggio, o meglio la fermezza di staccare definitivamente la spina.
Rieccoci dunque. Molta acqua è passata sotto i ponti, in questi anni. Mentre digito i tasti ormai sbiabiti del vecchio portatile non posso fare a meno di pensare a chi mi starà leggendo in questo momento.
Chissà se ci sei ancora tu, mamma che hai acquistato uno dei primi mei tai o delle prime ring con il logo della coccinella (ti ricordi?), una delle prime fasce, fatta a mano da me medesima, così imperfetta nelle cuciture... O forse ci sei tu, che magari non apprezzavi le mie creazioni, ma guardavi i nostri videotutorial, negli anni in cui il tag tutorial era qualcosa di esotico -di che si tratterà mai??- e su YouTube non c'era la moltitudine di video sul babywearing come oggi... Ti ricordi? Era proprio difficile beccare un video dove mostrassero come indossare fasce e compagnia bella! O forse ci sei tu, che puoi tranquillamente ignorare chi sia io e cosa sia stata Bottega Bubamara (se così ti rimando al post di saluto alla nostra attività come artigiani del babywearing, in questo post di arrivederci)... Forse conosci Annamaria Spigno Educatrice, magari da Facebook e Istagram, lì non ho mai smesso di scrivere e condividere contenuti vari su babywearing e dintorni. Forse, in questa quarantena forzata dalle nostre attività quotidiane, sei qui per caso, se così ti rinnovo il mio sincero benvenuto.

Dicevo, forse qualcuno di voi è su queste pagine per caso... A proposito, lo sapete? Io al caso proprio non riesco a crederci... Non credo a un mucchio di cose in questa vita, d'altra parte! 

Da anni stavo lavorando al progetto di iniziare un nuovo blog, dove raccontare delle tante avventure vissute grazie al mio lavoro come educatrice perinatale. Ma, che dire, un po' il tempo (che fino a pochi giorni fa sembrava sempre essere troppo poco!! Non bastava mai, tra tutte le attività, a tratti frenetiche, della vita di tutti i giorni, vero?), un po' la mia mania di perfezione (beh perfezione proprio no, però diciamo che, ecco, sono parecchio esigente con le cose che faccio, sopratutto che scrivo!), insomma, non riuscivo mai a ingranare la partenza!

Beh alla fine mi sono detta: ma perchè non ascoltare quella vocina e ripartire proprio da dove mi sono fermata?? Il solo pensiero mi avrebbe fatto inorridire anni addietro! Inconcepibile tornare a scrivere su un sito così "vecchio", pieno di incoerenze, inesattezze, dove tutto intorno ci sono fantasmi e residui di un passato che evidentemente avevo provato a cancellare... Dai banner alle varie galleries... Sperando che sarebbero infine arrivate ragnatele e polvere e oblio, grazie a Dio, ad occultare tutto! Ho desiderato per anni di ricominciare da zero, nuova grafica, nuovi contenuti, nuovo tutto... Ma non è andata così, ed oggi, non lo dico per accontentarmi, va benissimo così.  
D'altra parte, nella vita non puoi mica sempre ripartire da zero sempre, con il tuo bel foglio bianco immacolato davanti? Nella vita ci si ferma e si riparte sempre, e non è sempre fattibile la "brutta copia" prima di iniziare il lavoro vero e proprio... E allora si, vada per il recuperare il foglio appallottolato, lisciarlo e distenderlo con amore, per poi leggere e capire cosa recuperare, salvare il salvabile in pratica. Partire da lì e poi chissà dove arrivare... Nessuno può saperlo dove portarà il primo passo: sicuramente ti toglie da dove sei (citazione non mia ovviamente!) ma non sai, non puoi ancora sapere dove ti condurrà.

Quindi, cari vecchi amici, e spero anche nuovi lettori, ecco il mio primo passo
Non ho un'idea precisa della destinazione quindi, ma pare che nei momenti di difficoltà sia salvifico tornare a se stessi, ricentrandosi, guardando dentro di sè, e attingendo a quel patrimonio unico e inestimabile che sono le bellezze e i talenti di ognuno. No, non parlo di talenti nell'accezione comune del termine, quella della "performance", della qualità alta, quella della bravura riconosciuta e apprezzata da chi è più "esperto". Parlo di talenti come doni, di quelle qualità che NOI STESSI sentiamo come dono prezioso nella nostra piccola grande vita, che ci fanno stare bene e vivere le nostre giornate con pienezza. Può essere scrivere, impastare, ricamare, pensare, cantare... Un arcobaleno umano meraviglioso! In questo periodo difficile per tutti, io ho sentito la chiamata benefica alla riscoperta dei miei talenti, tra questi la scrittura... E va bene così.

Vi auguro di guardarvi dentro per riscoprirli, essi sono proprio lì che aspettano di essere aiutati a venire alla luce. Alla prossima!

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