giovedì 16 aprile 2015

Corsi "Portare il pancione", un'esperienza da vivere!

Lunedì ho lavorato da Consulente del Portare con il mio primo gruppo di donne in attesa. Le future mamme, quelle col pancione e magari la bola chiama angeli che vi tintinna sopra, ad ogni passo, e che tanto mi incanto a contemplare ogni volta che ne incontro una... Subisco ancora tanto il fascino e la magia della gravidanza, di questa stagione della vita a me tanto cara...
Insieme a Maria Anna Guida di Spazio M'Ama abbiamo pensato di creare un'occasione di incontro e di conoscenza per le pancione, organizzando il tutto a stretto giro perchè diverse mamme partecipanti erano prossime alla fine della loro gestazione! Ma ne è valsa la pena, è stato un'esperienza molto emozionante e sicuramente arricchente per tutte le persone coinvolte, l'entusiasmo e la gioia di avervi preso parte era tangibile alla fine delle due ore e più di lavoro.
"Portare il pancione", spesso quando si sente parlare dell'argomento succede che la gente mi guardi con occhi perplessi, non tarda poi ad arrivare la classica domanda: "E che cos'è??" se non direttamente la più pragmatica "E a che serve??"! Domande più che lecite, approfitto di questo post per spiegare questa cosa tanto insolita e fuori dal consueto. 

Chi mi segue da qualche tempo forse ricorda il mio video di qualche anno fa (era il 2011 ed ero in attesa di Lorenzo), dove mostravo come fasciare il pancione con una fascia porta bebè di tipo elastico... Da allora un po' di cose sono cambiate, in particolare gli studi intrapresi con la Scuola del Portare che mi hanno insegnato tante cose, tra cui appunto come effettuare correttamente la legatura al pancione. Innanzitutto, occorre subito precisare che la fascia elastica non è il tipo di fascia più indicato allo scopo: il tessuto che la compone infatti non consente di scaricare correttamente il peso sul corpo della mamma, non sostiene adeguatamente il pancione... E pur essendo avvolgente e coccolosa (risultando quindi complessivamente piacevole su di sè) c'è anche da dire che fa sudare molto d'estate, ricreando l'effetto sauna tipico delle guaine e dei body contenitivi diffusi in commercio! (riguardo le caratteristiche del tessuto tipico delle elastiche, potete leggere qui.




Quindi, se volete imparare a portare il vostro pancione, occorre una bella fascia di tessuto (o cosidetta "rigida") per iniziare! Già, ma perchè fasciarsi il pancione? I motivi possono essere diversi, quello più "pratico" riguarda il giovamento ai fastidi posturali tipici della gravidanza, specie nelle ultime settimane quando ci si ingobbisce sempre più, avendo il baricentro un bel po' spostato rispetto a prima. Fasciare il pancione allevia il mal di schiena, la tensione sulle spalle, solleva la pancia apportando un complessivo senso di benessere fisico, sia che si tratti della variante "Abbraccio al pancione" o dell'altra "Pancione in culla" (sono due tecniche di legatura diverse trasmesse dalla Scuola, ognuna con delle caratteristiche ben precise che la rendono ideale per un determinato periodo gestazionale).

Ma c'è di più, non si tratta solo di un' "alternativa alla panciera": c'è poi il valore dell'esperienza "didattica", c'è che maneggiando forse per la prima volta questo lungo telo di stoffa colorata e morbida, la mamma in attesa prende contatto e confidenza con lo strumento-fascia che utilizzerà con il suo bambino una volta nato. La futura mamma impara a distinguere gli orli, capisce che tirando in un certo modo una ciocca del tessuto corrisponde un movimento di risposta in una corrispondente area della fascia, sente che è lei a padroneggiare, a gestire con competenza la stoffa, e non il contrario... Perchè la paura è proprio che la fascia lunga sia "troppo difficile", una creatura quasi dotata di vita propria cui si soccombe legati come salami!, e invece la scoperta, rivelatoria: sono IO a controllare la fascia! Il senso di efficacia, anzi di auto-efficacia percepita, è alle stelle, la futura mamma inizia a sentirsi competente in materia di portage (e non solo forse, chissà!).




Inoltre, c'è da dire che usando la fascia su di sè, sul proprio corpo, la mamma impregna il tessuto con il suo odore... Quell'odore che il bebè saprà in qualche modo, magicamente, riconoscere una volta venuto al mondo e portato nella sua bella fascia colorata... Non è cosa da poco! :D E infine, un aspetto che ho sentito molto quando ero io incinta... C'è che la donna nelle quaranta settimane è "contenitore" di questa nuova vita, è corpo che si plasma alla Natura, seguendo la crescita del figlio in grembo: è la donna quindi che abbraccia la vita che è in sè. Con la legatura al pancione per un attimo si spezza quest'immagine, la futura mamma non abbraccia ma è abbracciata, non contiene ma è contenuta... Un effetto momentaneo di straniamento, che personalmente è stato benefico in alcune situazioni dove mi sentivo stanca e bisognosa di coccole.

Portare il pancione è tutto questo, è anche di più, come scrive la mia collega Veronica Toniutti di Puro Contatto, vi invito a leggere le sue riflessioni, sempre molto profonde e sensibili.

Mi auguro che questo babywearing un po' speciale diventi sempre più conosciuto, e che non sia visto semplicemente come una moda, esso ha tanto da dare a queste donne che io continuo a guardare estasiata... A queste mamme in fasce che hanno un grande potere dentro di sè. E mi auguro di poter lavorare ancora tante e tante volte con loro, perchè in qualche modo attingo anche io alla fonte della loro vitalità, aiutandole, chissà, a sentirsi ancora di più le uniche vere esperte dell'argomento che meglio conoscono più di tutti: i loro figli.  


A presto, e come sempre, buon portare! 




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