sabato 30 ottobre 2010

Nascita consapevole e diritti dell'essere secondo Alejandro Jodorowsky

Avete presente quando state sistemando casa, quando vi trovate a spolverare gli scaffali della libreria... e all'improvviso vi ritrovate davanti a un libro che non vedevate da un po' di tempo?? Un libro che magari ha segnato per voi un momento speciale della vostra vita, che in qualche modo ha cambiato un pezzetto della vostra esistenza?? 

Beh, a noi, a me è successo proprio così oggi... Ho ritrovato un volume che credevo prestato, se non perso!! Si chiama "La danza della realtà", di Alejandro Jodorowsky... Un autore che definire controverso è poco! Scrittore, regista, attore, performer, veggente, psicomago, ciarlatano... Sicuramente un vero istrione, ma anche un uomo dalla vita pienissima.

Durante la mia gravidanza non ho letto molti libri,"La danza della realtà" però è stato tra i pochi testi che hanno segnato il tempo della gestazione di nostra figlia. Parla di psicologia, di magia, di inconscio e reconditi traumi infantili... Con una prosa molto suggestiva. Voglio citarvi qualche riga, è sul concepimento dell'essere umano, sulla nascita di una nuova vita, sull'essere che sarà, con i suoi diritti imprescindibili...

Buona lettura, e buon week end!


"Innanzitutto, dovresti avere il diritto di venire generato da un padre e una madre che si amino, durante un atto sessuale coronato dal reciproco orgasmo, affinchè la tua anima e la tua carne abbiano come radice il piacere.
Dovresti avere il diritto di non essere considerato un incidente nè un peso, bensì un individuo atteso e desiderato con tutta la forza dell'amore, come un frutto che deve dare un senso alla coppia, trasformandolo in famiglia.
Dovresti avere il diritto di nascere con il sesso che la natura ti ha dato (è sbagliato dire: "Aspettavamo un maschietto e invece è nata una femmina" e viceversa).
Dovresti avere il diritto di essere preso in considerazione fin dal primo mese della tua gestazione. Sempre, in ogni momento, la donna gravida dovrebbe accettare di essere due organismi in via di separazione e non uno solo che si espande [...]
Dovresti avere diritto ad una profonda collaborazione: la madre deve voler partorire tanto quanto il bambino o la bambina vogliono nascere. Lo sforzo sarà reciproco e ben equilibrato.
Dal momento in cui tale universo ti produce, è un tuo diritto avere un padre protettivo che sia sempre presente durante la tua crescita. Così come ad una pianta assetata si da l'acqua, quando manifesti un interesse hai il diritto che ti venga data la possibilità di realizzarlo, affinchè tu ti possa sviluppare sulla strada che hai scelto. Non sei venuto qui per realizzare il progetto personale degli adulti che ti impongono mete che non sono le tue, la principale felicità che ti offre la vita è consentirti di arrivare a te stesso. [...]
Sei venuto qui soltanto per realizzare te stesso, non sei venuto a occupare il posto di un morto, meriti di avere un nome che non sia quello di un parente scomparso prima della tua nascita [...] Hai il pieno diritto di non venire paragonato a nessuno, nessun fratello nessuna sorella vale più o meno di te, l'amore esiste quando si riconoscono le differenze fondamentali.
Dovresti avere il diritto di venire escluso da ogni litigio familiare, di non venir preso come testimone nelle discussioni, di non essere il ricettacolo dei problemi economici degli adulti, di crescere in un ambiente pervaso di fiducia e sicurezza.
Dovresti avere il diritto di venire educato da un padre e una madre che la pensano allo stesso modo, avendo appianato le loro divergenze nell'intimità. Se divorziassero, dovresti avere il diritto di non essere costretto a guardare gli uomini con gli occhi risentiti di una madre nè le donne con gli occhi risentiti di un padre.
Doversti avere il diritto di non venire sradicato dal luogo in cu hai i tuoi amici, la tua scuola, i tuoi professori prediletti.
Dovresti avere il diritto di non venire criticato se scegli una strada che non rientra nei piani di chi ti ha generato; il diritto di amare chi desideri senza avere bisogno di un'approvazione; e quando ti sentirai capace di farlo, dovresti avere il diritto di lasciare il nido e andare a vivere la tua vita; di superare i tuoi genitori, di andare più avanti di loro, di realizzare quello che loro non hanno potuto fare, di vivere più a lungo di loro.
Infine, dovresti avere il diritto di scegliere il momento della tua morte senza che nessuno ti mantenga in vita contro la tua volontà."

              da "La danza della realtà", Alejandro Jodorowsky



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