giovedì 14 aprile 2011

Reggitesta e Mei Tai: due mamme a confronto

E' con grande onore che ospitiamo i guest post di due care amiche conosciute sul gruppo-forum portare i bambini-fascia porta bebè, Elena e Tiziana! Entrambe mamme-canguro convinte, hanno provato vari supporti nel portare le loro bimbe, ma possono senza dubbio essere definite esperte di mei tai, che realizzano con accuratezza e passione. 

Ad entrambe abbiamo chiesto se il mei tai sia migliore con o senza reggitesta, le risposte sono state molto diverse tra loro, sicuramente molto interessanti... Ma diamo a loro la parola! Buona lettura...

Elena:

Ho portato Anna fin dai primi giorni di vita con la fascia lunga ed è stata per me la salvezza visto che, essendo nata leggermente pre-termine, era (ed è) una bimba molto richiedente.
Quando ho cominciato a portarla sulla schiena, avendo io, all’epoca, una fascia un po’ poco larga, che le scappava da sotto il sedere, ho sentito l’esigenza di qualcosa che mi facesse stare senza la paura di perdermi la bimba per strada e che fosse più agevole e veloce da mettere.
Ho deciso, così, di autoprodurmi un mei tai, seguendo il più semplice tutorial reperito in rete.
Fin dal primo utilizzo, però, riscontrai un problema: quando Anna si addormentava le ciondolava la testa ed essendo lei molto alta, ciondolava parecchio indietro, facendomi venire mal di schiena.
Andando in giro per la Rete ho scoperto il “reggi testa”.
Il reggitesta non è nient’altro che un rettangolo di stoffa largo al’incirca quanto il mei tai, ma anche meno, dipende dai modelli, e lungo abbastanza da arrivare a coprire la testa del bimbo una volta che viene tirato su. Nella versione più semplice ha due laccetti per tirarlo sulla capoccia del bimbo e fermarlo sulle fasce delle spalle (in passanti o con bottoncini), ma può anche essere fatto che si arriccia come un cappuccio (diventando un buon riparo per vento e sole).
Ho subito apportato la modifica e da allora ho cucito altri 3 mei tai (e sto per fare il quinto) ed è un particolare che per me non può mancare! Ho cambiato (con l’esperienza derivata dall’uso intensivo) idea sulle imbottiture, su come fare la fascia ventrale, su quanto lunghe e larghe fare le fasce delle spalle, ma penso che del reggi-testa non si possa fare a meno. Al massimo posso riflette su come farlo meglio, più pratico e confortevole.
Il supporto che prediligo è la fascia lunga, ma se devo trovarle un difetto è proprio che quando i bimbi sono più grandicelli e non si riescono più a mettere tutti fasciati fino in cima alla testa, se si addormentano durante un’escursione, ciondolano, creando un grosso disagio.
Col mei tai (a patto che abbia il reggitesta) questo non succede! E per noi che amiamo la montagna e le escursioni è indispensabile che portatore e portato siano entrambi comodi, anche nel caso di un bel  pisolino.

Elena Sardo è psicologa e psicoterapeuta per vocazione, mamma di Anna e Marta…per imperativo biologico, sportiva per hobby e macchina-da-cucire dipendente per combattere la frustrazione.


Anna che dorme nel mei tai di Elena, sulla schiena del papà!

Tiziana:

Con la terza gravidanza ho scoperto il "portare"; ciò mi ha permesso di continuare a fare tutto quello che facevo prima: percorro il viale del mio paese per andare a fare la spesa, prendere i bambini a scuola, andare in biblioteca, incontrare le amiche... sempre e con qualunque tempo.
Il primo mei tai che ho cucito l'ho usato portando Febe pancia-a-pancia; quando lei si addormentava rimaneva tranquillamente appoggiata su di me. In vacanza ho iniziato a portarla sulla schiena e ho cucito un mei tai con un mio modello, con fasce più larghe e un pannello alto per poter contenere Febe quando si addormentava ma che potesse essere facilmente abbassato nella parte superiore se lei voleva tirare fuori le braccia.
Mi sono trovata subito bene e ho accantonato il dubbio sull'assenza del reggitesta. Dubbio che è riemerso quando Febe ha inizato a tirare fuori le braccia dal mei tai... a quel punto se si addormentava la sua testa ciondolava all'indietro. Se il tragitto era breve la lasciavo penzolare, cercando di avvicinarla a me, ma ad ogni mio "colpetto" in avanti per avvicinarla corrispondeva un suo "colpetto" all'indietro per tornare a ciondolare... evidentemente la cosa non la infastidiva, anzi, le piaceva proprio! Il problema subentrava quando nel mei tai la tenevo per qualche ora consecutiva e il peso non bilanciato rendeva poco piacevole portarla. Ho scoperto che per risolvere il problema bastava slegare le fasce superiori, ripassarle sulle spalle facendo in modo che le braccia di Febe rimanessero all'interno del pannello: se le braccia e le spalle sono completamente contenute dal mei tai la testa non ciondola più.
Questa soluzione è fattibile perché il pannello ha le giuste misure per contenerla anche ora che è più grande. La scomodità di doverla rilegare non è durata a lungo: nel giro di poco ha iniziato a mettersi da sola in posizione di riposo: quando sta per addormentarsi infila le braccia nel pannello, appoggia la testa alla mia schiena e si lascia addormentare...
Quindi secondo me il reggitesta non è indispensabile e, visto che amo le cose semplici e lineari ho preferito anche esteticamente non aggiungerlo ai miei mei tai.
Tiz, eco mamma felice, cuce mei tai tra un mamma e l'altro dei suoi tre figli.

Febe sulla schiena, nel mei tai di mamma Tiz!


Queste le opinioni di Elena e Tiziana... Voi invece cosa ne pensate? Il reggitesta è un accessorio indispensabile, o può invece essere tranquillamente eliminato dal nostro amato porta bebè?
Secondo noi molto dipende dalle esigenze/stile di vita di chi porta (vedi anche mei tai: con o senza reggitesta? ): fermo restando che il "cappuccio" trovi la sua primaria utilità quando i bambini vengono portati sulla schiena e si addormentano, va da sè che il fatto che la testina possa ciondolare non rappresenti un grosso inconveniente nei brevi tragitti, mentre può diventare un problema serio nelle lunghe passeggiate! Quindi, se siete dei gran camminatori, e vi piace fare escursioni con i pargoli in spalla, meglio attrezzarsi con un reggitesta, oppure, come suggerisce Tiz, potete slegare velocemente le fasce del mei tai e ripassarle sopra le braccine e le spalle del vostro piccolo... Questo se il bimbo si addormenta con le braccia al di fuori dello schienale, perchè altrimenti resta ben contenuto dall'altezza dello stesso, e la testina non ciondola!

E voi? Come la vedete?? 

A presto col prossimo "babywearing tip"!

2 commenti:

  1. Ciao a tutte!
    Per la mia esperienza, la penso come Tiziana: il reggitesta non è indispensabile. Quando Alessandro si addormenta, si rilassa e in automatico scende un pochino all'interno del mei tai. Il più delle volte ha già ritirato all'interno le braccia e non devo far altro che riposizionare il pannello un pò più in alto, tirando un pochino le fasce.

    Penso che il reggitesta, possa essere utile per le mamme meno esperte. Anche per le posizioni frontali, sopratutto se si porta un neonato. Se il mei tai non è messo correttamente, sufficientemente alto e stretto, capita che rimanga una tasca prorpio a livello della testa del piccino, che di conseguenza, ciondola: il reggitesta aiuto a correggere eventuali posizioni non del tutto corrette.

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  2. Ciao Serena, grazie per i tuoi commenti sempre utili e precisi! ^__^ Si, effettivamente il reggitesta non è d'obbligo, se ne può fare a meno, infatti i mei tai li cucio sia con che senza questo optional! Personalmente mi trovo meglio con, la mia monella sta sempre con le braccine di fuori (beh, oramai è grande! ;) e difficilmente riesco a rimettergliele all'interno del pannello senza svegliarla... Ci vuole una certa abilità, e anche un po' di collaborazione da parte del passeggero non sarebbe male! Quindi alzo il cappuccetto e via!, è fatta!
    Come vanno i corsi sul portare? Mannaggia, abitassimo vicine sai che verrei di corsa! Pazienza... Un abbraccio a te e pargolo!

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